Mammona

Nei giorni scorsi è uscita la notizia che il TG1 ha dedicato recentemente più spazio al governo che all’opposizione.
Questo, se la logica ha un qualche senso, significa che finora i berlusconidi, ora all’opposizione e prima al governo, ne hanno avuto di più – e cioè che da anni il centrodestra è stato privilegiato nei TG Rai.
Naturalmente vari amanti della libertà che durante il governo precedente non erano per nulla allarmati, hanno prontamente mostrato ora di allarmarsi per questa singolare “dipendenza politica della Rai dal governo in carica”.

Non so (anche se posso immaginarlo) chi abbia messo in giro questa nuova della dedizione filogovernativa dei TG Rai.
Secondo il mio parere di telespettatrice, tale sorprendente dedizione non esiste: gli spazi dedicati rispettivamente al governo e all’opposizione sono certo un indice dell’equilibrio di un telegiornale, ma non tra i più significativi.

Basti considerare la sfilata grottesca dei vari rappresentanti di partiti e partitini di cui, microfono sui denti, si fa quotidianamente sentire un mozzicone di commento su questioni di cui solitamente il TG stesso non ha dato esauriente informazione: la sua funzione non è certo quella di offrire un panorama delle discussioni in corso, bensì unicamente quella di dare un’immagine della politica ridotta a “teatrino” (espressione amata da B) e di allontanare dalle sue forme pluralistiche e parlamentari il pubblico (quello che B. vuole chiamare “popolo”, e che un grillo qualsiasi chiama tout court “noi”).

Voglio dire che è certo importante sapere quanto tempo sia (o abbia) passato in TV, tanto per dire qualche nome, la Brambilla o il nostro presidente della Camera (uno dei più amati da RaiSet – cosa che del resto, lui ricambia) e quanti non ne passa, per dire, la Bonino; ma ancora più importante è osservare l’uso delle notizie: l’ordine, il taglio e l’enfasi in cui sono date, le omissioni, le minimizzazioni.
Come ha fatto notare (solitario) in un suo bellissimo articolo Furio Colombo, la sceneggiata berlusconiana di San Babila, quella definita con disgustoso (e allarmantissimo) entusiasmo trasversale (Bertinotti in testa) come “geniale”, ha potuto verificarsi solo perché appoggiata massicciamente dai media. Tale appoggio – così come il silenzio calato successivamente su notizie sgradite a B*. – si ottiene, non per imperscrutabile grazia divina, ma per la grande potenza di Mammona.

*Quando sono venute fuori (legalmente e legittimamente) le prove della manipolazione dell’informazione concordata per anni tra Rai e Mediaset (RaiSet), al posto della notizia il TG1 ha dato, come è suo uso, i soli commenti e, tra questi, in copertina, gridato a titoli cubitali, quello di B, evocativamente ripreso accanto a un auto. Dopo di che sulla questione è calato un assoluto silenzio.
(Ne avevo già parlato in un precedente post. Ma lo ripeto).

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1 Commento

  1. anonimo

     /  novembre 29, 2007

    Anche la BBC è filogovernativa infatti, ma che differenza!

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