Ascoltando in giro certe accalorate discussioni, mi si solleva lo spirito nel ripensare alla memorabile disputa sui Nasi nel Tristam Shandy di Sterne.
Ne trascrivo due frammenti (è troppo lunga per riportarla tutta), premettendo che la questione nasce a causa di uno straniero che ha un naso sbalorditivamente grosso. Ciò suscita dottissime dispute tra i medici:
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Un naso, argomentava un logico, non può sanguinare senza sangue – e non solo sangue – ma sangue che circoli in esso fornendo al fenomeno una successione di gocce (un fiotto non essendo che una successione più rapida di gocce, affermava, vi è ricompreso) – Ora, continuava il logico, non essendo la morte altro che un ristagno del sangue –
Confuto la definizione – La morte è la separazione dell’animo dal corpo, diceva l’antagonista – In tal caso non siamo d’accordo sulle nostre armi, diceva il logico – In tal caso la nostra disputa finisce qui, replicava l’antagonista.
I civilisti erano ancora più concisi.
Un naso così mostruoso, dicevano, se fosse stato vero, non avrebbe potuto essere tollerato dalla società civile – e se falso – ingannare la società con simili falsi segni ed emblemi sarebbe stata una violazione ancora maggiore dei suoi diritti, e gli si sarebbe dovuta mostrare ancor meno pietà
L’unica obiezione a tutto ciò era che, quand’anche dimostrasse qualcosa, dimostrava che il naso dello straniero non era né vero né falso.
Ma la disputa continua e va a toccare più alte questioni quando approda alle due università di Strasburgo, la Luterana e la Papista.
È superiore alla ragione, gridavano i dottori di una parte.
È inferiore alla ragione, gridavano gli altri.
Si tratta di fede, gridava uno.
Si tratta di una bazzecola, diceva l’altro.
È possibile, gridava uno.
È impossibile, diceva l’altro.
Il potere di Dio è infinito, gridavano i Nasisti, può fare qualsiasi cosa.
Non può far nulla, replicavano gli Antinasisti, che implichi una contraddizione.
Può far pensare la materia, dicevano i Nasisti.
Quanto è certo che puoi fare un berretto di velluto con l’orecchio di una scrofa, replicavano gli Antinasisti.
Può far fare cinque a due più due, replicavano i dottori papisti. – È falso, dicevano i loro oppositori.-
Il potere infinito è potere infinito, affermavano i dottori che sostenevano la realtà del naso. -Si applica solo alle cose possibili, replicavano i Luterani.
Dio del cielo, gridavano i dottori Papisti, se vuole, può fare un naso grande come il campanile di Starsburgo.
Ora, essendo il campanile il più grande e il più alto di tutto il mondo, gli Antinasisti negavano che si potesse portare un naso di 575 piedi geometrici di lunghezza, quanto meno da un uomo di taglia media – I dottori Papisti gridavano che si poteva – I dottori Luterani dicevano No; – non si poteva.
Ciò diede origine a una nuova disputa, che portarono avanti un bel po’ sull’estensione e la limitazione degli attributi morali e naturali di Dio – Quella controversia li portò naturalmente a Tommaso d’Aquino e Tommaso d’Aquino al diavolo.
Nella loro disputa non si parlava più del naso dello straniero – serviva solo da fregata per lanciarli nel golfo della teologia scolastica, – e tutti veleggiavano con il vento in poppa.
Il calore è proporzionale alla mancanza di vera conoscenza.
La vita e le opinioni di Tristam Shandy, gentiluomo di Laurence SterneTraduzione di Lidia Conetti. Mondadori 1992.
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POSTILLA
Come volevasi dimostrare
A proposito di dotte disquisizioni che toccano pretestuosamente Dio e il grande tema civile della libertà d’espressione:
Il giornale danese che ha pubblicato le note vignette contro gli Islamici, rifiutò nell’aprile 2003 di pubblicare delle vignette dell’illustratore Christoffer Zieler, che avevano come tema la resurrezione di Cristo.
Questa la motivazione del direttore:
“Non ritengo che i lettori del Jyllands-Posten gradiranno le vignette. In realtà, penso che provocherebbero una protesta. Per questo motivo non le userò.”
La notizia è riportata in un articolo del 6 febbraio sul Guardian.