Mah!

Tutti a strillare per la nomina dei cosiddetti saggi (nome inventato e messo in giro dai giornalisti, stravolgendo il senso della cosa).
Nella mia ingenuità, la nomina di queste due commissioni a me era parsa solo un modo per mandare avanti in forma meno rissosa e inconcludente le consultazioni, mentre il governo restava per attuare il pagamento dei debiti verso le imprese e altre urgenze. Io avevo interpretato così le parole piuttosto chiare del presidente della Repubblica, che aveva detto di voler facilitare il compito del suo successore – e nello stesso tempo di non volere dimettersi (probabilmente per evitare un periodo di maggiore e più pericolosa confusione) né di  potere metter su un governo comunque – vista la rissosità dei partiti.

Non riesco mai a capire se sono io sola a non capire nulla o se ci siano misinterpretazioni da parte dei commentatori. Sembra infatti che ciò che viene detto non debba mai essere preso in considerazione, se non dagli ingenui come me.  Chi la sa lunga (quasi tutti) preferisce discutere le intenzioni riposte e sospettate come se queste fossero il vero fatto.

Quando capita a me che si risponda non a ciò che dico ma a ciò che l’interlocutore, per ostilità o sua incapacità di comprensione, suppone che io “in realtà” pensi, in genere mi infurio.

Penso dunque con solidarietà al Presidente della Repubblica.

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2 commenti

  1. Sono assolutamente d’accordo con te. Solo una cosa trovo davvero indigeribile: che non si sia trovata nemmeno un donna, da inserire nel gruppo. Non dico che la cosa sia stata fatta apposta, ma trovo altrettanto grave che, quando c’è da comporre un qualsiasi gruppo in fretta e furia (e sono d’accordo con l’urgenza e lo stato d’emergenza) venga “naturale” individuare solo ed esclusivamente uomini.
    Emma Bonino ha espresso molto bene il concetto con il paradosso secondo cui in Italia sarà più facile veder prima una donna cardinale che una donna presidente del Consiglio o della Repubblica…

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  2. Sì, anch’io condivido il giudizio di Emma Bonino.
    D’altra parte, però, se al posto di Quagliarello ci fosse la Santanché non esulterei come per un passo avanti ;-)

    Napolitano ha detto di aver inserito (dopo “acrobatiche ricerche”) i presidenti delle commissioni speciali che si sono costituite alla Camera e al Senato e che, sebbene certo gli dispiaccia che in quelle commissioni non vi sia una donna, non poteva farci niente (riprendo questo dall’articolo di oggi sul Corriere).

    L’assenza di donne riflette insomma lo stato (pessimo) delle cose, più che essere una scelta del presidente.

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