Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto il male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.
Pier Paolo Pasolini — Ascolta QUI la lettura di Vittorio Gassman.
da “Umiliato e offeso – Nuovi Epigrammi (1958-59)”, in La religione del mio tempo, Garzanti, 1961.
HangingRock
/ gennaio 26, 2008dolorosa e bellissima, e bellissima la lettura di gassman.
ma come fai, come fai. su ogni argomento sei sempre capace di trovare (più spesso ancora, di formulare) il pensiero perfetto. un pensiero talmente esatto che saprebbe stare in equilibrio pure su un chiodo.
anonimo
/ gennaio 26, 2008Mi chiedo cosa scriverebbe oggi, visto che ha gia’ detto tutto quasi 50 anni fa.
toporififi
/ gennaio 27, 2008E un peso che dobbiamo portarci tutti, in un modo o nell’altro, italiani.
AnnaSetari
/ gennaio 27, 2008Questo, è un altro epigramma, sempre di Pasolini, dello stesso periodo:
A me
In questo mondo colpevole, che solo compra e disprezza,
il più colpevole son io, inaridito dall’amarezza.
toporififi
/ gennaio 27, 2008A mmè mi è ffratello PPP
anonimo
/ Maggio 2, 2009…NON LO ABBIAMO ACCETTATO E QUINDI NON LO MERITAVAMO…
BEN CI STA